Musica

Maustatytöt, le Ragazze Speziate Finlandesi non sorridono mai, ma se capissimo la loro lingua ci farebbero morire dal ridere

La musica è stata un hobby importante per le sorelle Anna e Kaisa Karjalainen, cresciute nell’Ostrobotnia settentrionale, capaci di evocare sonorità molto particolari e ricercate in una lingua uralica agglutinante, apparentemente poco  adatta a trasmettere parole dolci; più indicata a suscitare sentimenti melanconici e un po’ dark, come testimoniano le liriche di Kaisa. Da quando anche il secondo album è diventato il disco più venduto in Finlandia, il loro sogno infantile si è realizzato andando perfino oltre ogni aspettativa e oggi Le ragazze speziate finlandesi sono diventate un gruppo post-rock conosciuto un po’ ovunque, grazie soprattutto a: Foglie al Vento, il film diretto da Aki Kaurismaki che nel 2023 le ha scritturate per interpretare una loro canzone di grande successo, Syntynyt suruun ja puettu pettymyksin che possiamo tradurre in lingua italiana con il titolo: “Nata nel dolore e vestita di delusione”. Questo è grosso modo il testo della canzone utilizzata da Kaurismaki: Caffè ammuffito nella padella E un piatto sul pavimento La pioggia lava le finestre Non è necessario lavarle Non c’è più niente che ti impedisca di andare Ma sono come gettata nel cemento fino alle ginocchia Un peso invisibile da mille chilogrammi sulla schiena Non so se riuscirò ad arrivare alla tomba Sono prigioniera qui per sempre Anche il cimitero è circondato da recinzioni Quando il lavaggio del terreno sarebbe finalmente finito Ma scavano solo più in profondità nel terreno Mi piaci ma non mi sopporto Non ho bisogno degli altri, non so voi Lo ammetterò se me ne vado Lo faccio solo per me stessa Scarpe estive e una felpa grande col cappuccio Al negozio locale a Pakse Ne prenderò solo alcuni altri Se ne avrò bisogno di più, lo farò di nuovo Altrimenti, però, per lo più mi sdraio Almeno non esco di casa senza motivo Dimenticami, voglio stare sola Sono nata nel dolore e sono vestita di delusione… Le Maustatytöt sono nate dopo che i precedenti gruppi delle sorelle si erano sciolti. Anna e Kaisa erano appassionate di musica in finlandese e hanno deciso di fondare insieme una nuova band. Anna suona la chitarra e Kaisa le tastiere. Il […]

Un ricordo di Guidone Crapanzano

Guidone è stato un pioniere del Rock italiano ed è principalmente per questo motivo che abbiamo deciso di ricordarlo, anche se nella vita ha fatto molte cose; negli anni 1960 ha gestito il più importante night club e ristorante di Atene, lo Stork. In seguito si è occupato di arte, economia e numismatica, ma ha anche gestito un’agenzia pubblicitaria, ha diretto il centro turistico-sportivo ”Le Naiadi” dove organizzò il primo Festival internazionale del Jazz, ha intrapreso la carriera di produttore cinematografico, di editore, ha studiato neuroscienze, si è occupato di antiquariato e di informatica, si è dedicato alla ricerca scientifica, allo studio e alla pratica dell’ipnosi medica e, su questo tema, ha tenuto corsi in Italia e un ciclo di conferenze in Italia, Svizzera, Francia e in Belgio. Tra gli anni 2002-2014, parallelamente all’avvento della moneta unica europea ha collaborato con la RAI TV, partecipando come ospite a oltre 100 trasmissioni di UnoMattina e, come economista, a oltre 50 TG2. Guidone era molto spigliato e simpatico, lo stesso nome che prese come pseudonimo lascia intendere che avesse una certa autoironia, un modo allegro di prendere la vita e di affrontare sempre nuove avventure. Anche se il suo periodo di attività canoro non fu particolarmente lungo, circa una quindicina d’anni, e pubblicò un solo album nel 1965, Guidone for Shake, riuscì velocemente a raggiungere le vette più alte dello show business al tempo degli “urlatori”. Nel 1965 aprì i tre concerti dei Beatles in Italia, a Milano, Genova e Roma e nel 1967, Guidone e i suoi Amici si esibirono allo stadio Panathinaikos di Atene, prima del concerto dei Rolling Stones. La sua ex orchestra, composta da Sergio e Mino Di Martino, Enrico Maria Papes e Checco Marsella, diventerà poi un gruppo storico degli anni ’60: i Giganti. Guidone nasce in una famiglia in cui già si respirava un’aria di cultura e benessere; il nonno materno di Crapanzano era il rappresentante per l’Italia della Cadillac, sua madre era la contessa Wanda Munaron, suo zio era Gino Munaron, il pilota gentleman degli anni ’50 che corse con Maserati, Alfa Romeo, Osca, Nardi e Ferrari. La famiglia Crapanzano era […]

Gli Alterbej 2023 diventano una piacevole tradizione

Quest’anno sul Cavalcavia Bussa si svolge la 15a edizione della fiera degli Obej Obej Alternativi, gli Alterbej, la fiera che raduna artigiani creativi votati al recupero di oggetti che ormai hanno terminato il loro ciclo di vita, come parti meccaniche logore espiantate da vecchie biciclette, automobili, lucidatrici degli anni ’50 e tanti altri marchingegni obsoleti; oggetti che nella loro nuova funzione diventano belli e affascinanti al punto da essere messi in mostra sul corpo umano come moderni bijoux, oppure per fare bella mostra in casa e trasformarsi in lampade e altri oggetti da arredo in stile cyberpunk. Parti elettroniche sfruttate che anziché andare al macero prendono le forme più strane e talvolta diventano un po’ sconcertanti ma finiscono immancabilmente per impreziosire corpi di umani di tutte le età. Una delle idee più ingegnose è stata messa in pratica da un ragazzo romagnolo del faentino che converte le teste delle vecchie chiavi in medagliette di metallo su cui si possono incidere il nome o gli altri dati relativi al proprio cane. C’è chi commercia piante, semi, oli essenziali, ghirlande natalizie, dischi usati, CD, libri usati, segnalibri misteriosi semipreziosi, vino, miele, focacce e torte salate, cappellini di lana fatti a mano, cappotti usati arricchiti da grafiche spaziali, pelletteria, borse artigianali, cinture, giochi per bambini, macchine da cucire usate, fotocamere e cineprese degli anni ’30… Sul cavalcavia Bussa c’è di tutto e ognuno sarà in grado di trovare l’oggetto introvabile o la sorpresa che non si sarebbe mai aspettato di cogliere altrove e forse nemmeno di immaginare che potesse esistere. Il popolo senza padroni degli artigiani e dei banchetti del mercatino di Natale più bello di Milano ha sempre tempo di spiegarti dove ha trovato un coltello tuareg un po’ arrugginito o perché puoi star sicuro che nessuno ti sta tirando un bidone. C’è perfino chi, come Luca mi ha spiegato come fare il sapone fatto in casa. Per ottenere Kg 1 di sapone si parte da gr 1000 di olio d’oliva extravergine, ma visto i costi attuali dell’olio di qualità e l’inesperienza di chi come me non ha mai provato prima ad ottenere […]

Enrico Intra al Cinema Anteo per la sua Domenica in Jazz

Domani, domenica 12 novembre 2023, alle ore 11 si concluderà il quinto appuntamento con la musica Jazz e il cinema documentaristico, l’evento si svolgerà al Palazzo del Cinema dell’Anteo, in piazza XXV Aprile n. 8, a Milano.  Si tratta dell’ultimo dei 5 appuntamenti con il Jazz che prevedono la proiezione di documenti filmati originali, a volte inediti, seguiti da brevi concerti dal vivo eseguiti dai più talentuosi artisti contemporanei che hanno visto e contribuito a formare la cultura musicale del XX secolo e che operano anche ai nostri giorni per arricchire la musica contemporanea di nuove interessanti sfumature e linguaggi. L’ultima mattina sarà interamente dedicata al Maestro Enrico Intra che ha anche organizzato gli eventi precedenti, in collaborazione con il Cinema Anteo.  Lo spettacolo si terrà presso la Sala Rubino al piano terreno; il costo dell’ingresso è di 10 euro. Conviene arrivare con qualche decina di minuti in anticipo per affrontare la coda alle casse del pubblico che si rivolge anche alle proiezioni degli altri spettacoli Per chi volesse conoscere in dettaglio la storia e la musica di Enrico Intra proponiamo il reload della diretta radiofonica condotta da Tony Graffio su Radio Atlanta Milano il giorno 8 novembre 2023: ENRICO INTRA, LA MIA VITA LA MIA MUSICA Radio Atlanta Milano Libera come la Passione, Profonda come la Cultura

ENRICO INTRA, LA MIA VITA LA MIA MUSICA

Radio Atlanta Milano ha avuto il piacere di avere ospite presso i suoi studi di via Londonio il Maestro Enrico Intra, uno dei jazzisti più rinomati a livello internazionale. Pianista, compositore, arrangiatore, organizzatore, direttore d’orchestra, uomo di cultura che ha attraversato professionalmente l’epoca più effervescente di questo genere musicale, dal suo arrivo in Italia alle sperimentazioni elettroniche, ai programmi televisivi di grandissimo successo, ai concerti negli storici locali di Brera e dei club privati, come l’Intra Derby Club, il Santa Tecla e altri locali notturni che hanno reso mitica la vita bohémien di quella scheggia impazzita di Parigi che era la Milano degli artisti, dei letterati, degli industriali, dei musicisti, e del jet set degli anni del boom economico e dell’orgoglio culturale italiano. Una storia che continua ancora ai nostri giorni e che si può conoscere e ascoltare direttamente dai racconti di Enrico Intra che domenica 12 novembre 2023 alle ore 11 sarà ospite del Cinema Anteo di Milano per un altro storico evento che ripercorrerà le tappe salienti della sua carriera e della sua musica con la presentazione di un video documentaristico e una breve performance dal vivo al pianoforte. Chi perderà questa ghiotta occasione non si disperi, il Maestro Intra ha confidato a Tony Graffio che probabilmente l’anno prossimo cercherà di ripetere questa bella esperienza che ha portato alla ribalta della Sala Rubino altri artisti eccezionali come Claudio Fasoli, Franco d’Andrea e un omaggio a Franco Cerri.

Il Virus del Punk è online sulla pagina dei programmi di Tony Graffio

Nella Milano degli anni ’80 gli affari andavano a gonfie vele per tutti, i soldi scorrevano a fiumi, l’industria e la moda avevano trascinato l’Italia tra le prime 5 potenze economiche mondiali e tutte le grandi band musicali facevano tappa nella nostra città. A quel tempo era impensabile trascurare Milano, sia dal punto di vista del business che dello spettacolo e del costume. In quegli anni sono nati nuovi movimenti di giovani rampanti che non aspettavano altro che godersi la loro parte di fortuna nella vita, anche per mostrare ai loro coetanei quanto erano opulenti ed eleganti. Tutto sembrava facile e alla portata di mano, eppure c’era chi era contro questo modo di vivere e aveva altri interessi e valori da proporre: c’era chi non era interessato ai soldi e sbocciando come un fiore tra la spazzatura era capace di rendere il brutto bello. C’era chi si era messo a suonare una musica dura senza curarsi di come si suonasse una chitarra, c’era chi lottava contro tutti i potenti e contro chi voleva omologare le masse. Quei ragazzi controcorrente erano un segnale di cui molti avevano bisogno. Erano influenzati da ciò che accadeva nel mondo, ma erano completamente aderenti alla storia del loro contesto sociale, radicati nel territorio, ma proiettati verso un mondo senza nome né futuro. Erano presenti in ogni città sotto forme diverse ma dai contenuti simili. A Milano erano i Virus PunX. Mercoledì 1 dicembre, Giacomo Spazio, 64 anni,  un artista milanese legato alla Street-Art, alla musica Underground, alla grafica, alla divulgazione culturale e all’informazione, è stato ospite dei: “Frammenti di Spettacolo e Cultura” di Tony Graffio. L’occasione si è presentata per la recente pubblicazione del libro: “Virus, il Punk è rumore – 1982-1989″, edito da Goodfellas Edizioni di cui abbiamo parlato anche in trasmissione. In rappresentanza degli Stinky Rats e delle voci del Punk si è collegato con noi da Torino Giampo Coppa che è anche un fecondo Visual Artist, noto per i suoi poster psichedelici ed i fumetti dei Motorfreakers Monster Family. Il Virus, inteso, come spazio creativo occupato, nacque dalle scintille sprigionate dalla cocciutaggine adolescenziale […]

Milano annuncia la Settimana della Musica dal 22 al 28 novembre 2021(Milano Music Week)

Sarà Vasco Rossi a inaugurare ufficialmente l’edizione 2021 della settimana della musica di Milano con un esclusivo keynote sul canale streaming della Milano Music Week in occasione della pubblicazione, il 12 novembre, del nuovo album “Siamo qui”. Dopo il successo di una edizione tutta online la “settimana della musica” torna dal 22 al 28 novembre con i nomi più importanti del panorama italiano. I principali attori della filiera, con un ampio programma di appuntamenti in presenza e online, guardano insieme al futuro dell’industria musicale coinvolgendo addetti ai lavori e appassionati. Promossa e fortemente voluta da Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) Milano Music Week si conferma un evento consolidato e atteso, dopo il successo dell’edizione 2020 online che ha visto 149 appuntamenti fra panel, webinar, workshop, incontri, concerti e dj set, oltre 50.000 ore viste e più di 500.000 visualizzazioni in diretta, 198 artisti, più di 300 professionisti coinvolti. La musica dal vivo e il mondo dei live club saranno al centro della quinta edizione – dal titolo Music Rocks Here – per riportare ancora una volta l’attenzione su uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica che, dopo mesi di stop e continui dibattiti politici, sta finalmente provando a ripartire e a ritrovare il suo pubblico. Non a caso Apollo Milano – popolare club nel cuore dei Navigli e punto di riferimento per il mondo musicale – quest’anno diventerà la nuova casa della Milano Music Week ospitando diversi appuntamenti tra performance live, incontri e panel. Un segnale concreto per la ripresa degli eventi musicali nella città meneghina e un messaggio positivo a supporto dell’intero settore. A partire dalla Città Metropolitana di Milano, capitale della musica e città italiana con il più alto numero di live club, l’obiettivo è infatti quello di sottolineare il bisogno sempre più forte di tornare a vivere l’esperienza e l’emozione di una performance dal vivo restituendo la musica ai suoi luoghi, fermi da troppo tempo. “Nonostante la Milano Music Week non si sia mai fermata, nemmeno nel 2020 in piena pandemia, tornare dal vivo in questa quinta edizione è una grande emozione perché dà […]

ABBA, un ritorno supertecnologico agli anni ’70 con l’album e il super-show Voyage

Gli ABBA si sciolsero nel 1983, dopo che entrambe le coppie di musicisti: Benny Andersson-Anni Frid Lyngstad e Björn Kristian Ulvaeus-Agnetha Åse Fältskog divorziarono. Quello fu un duro colpo per i fan del gruppo pop svedese perché gli ABBA sono molto amati in tutto il mondo, praticamente da tutti, bambini adulti e super-adulti. Una buona notizia è però arrivata ieri giovedì 2 settembre2021: gli ABBA, dopo 39 anni, hanno un nuovo disco da farci ascoltare, Voyage, e stanno preparando nuovi concerti digitali da farci vedere utilizzando tecnologie cinematografiche digitali all’avanguardia. L’annuncio è stato dato di persona dai membri della band Björn Ulvaeus e Benny, attraverso un evento in livestream di YouTube a cui si sono sintonizzate in diretta circa 200.000 persone in tutto il mondo. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo. Voyage, un album composto da 10 nuove canzoni, sarà in vendita dal prossimo 5 novembre 2021 e molto probabilmente sarà un disco che ci farà viaggiare nel tempo riproponendoci sonorità, melodie e ritmi degli anni ’70 del secolo scorso, ma le sorprese non finiscono qui. Dal 27 maggio prossimo verranno proposti al pubblico anche una serie di concerti virtuali in un sito appositamente progettato per questi eventi: la ABBA Arena. Questa sala da concerti è in costruzione nell’Est della di Londra per poter presentare Voyage, una serie di spettacoli che ospiterà tremila persone a notte che potranno guardare e ascoltare gli avatar dei musicisti svedesi esibirsi in 22 canzoni – due nuove e le altre 20 tratte dai vecchi album – e vedere i membri della band nelle sembianze che avevano 40 anni fa.  Sarà uno spettacolo supertecnologico, ma emozionante, un viaggio nel tempo che riproporrà i 4 svedesi esattamente come ci hanno lasciato agli inizi degli anni ’80. Questo “Tour” è stato pensato circa 5 anni fa a Londra. I 4 membri della band decisero che era troppo complicato per loro esibirsi dal vivo, ma volevano comunque esibirsi in qualche modo. Il tutto sarà immensamente complicato nella sua realizzazione (e costoso….) poiché si tratterà di una proiezione digitale in cui verranno utilizzate 160 telecamere per catturare i movimenti dei cantanti che indosseranno tute speciali con sensori su tutto il […]

Ravenna Jazz Festival 2021

48a Edizione Ravenna, 29 luglio – 19 novembre 2021 Il festival Ravenna Jazz giunge alla quarantottesima edizione: una longevità che lo pone sul podio dei festival jazz italiani dalla più lunga storia. L’insolita formula con serate non consecutive, tra il 29 luglio e il 19 novembre, è frutto dei tempi complicati per lo spettacolo dal vivo. Numerose sono le ‘ambientazioni’ dei concerti: la Rocca Brancaleone e il Parco del Museo Classis Ravenna ospiteranno le produzioni estive (Noa, l’Italian Jazz Orchestra con Silvia Donati e Fabrizio Bosso, Mauro Ottolini con i Sousaphonix, Alessandro Scala assieme a Giovanni Falzone), mentre in autunno piccoli club e teatri accoglieranno le proposte di “Ravenna 48° Jazz Club”, focalizzate sull’attualità jazzistica (Tingvall Trio, Camille Bertault, Derek Brown, BartolomeyBittmann, DJ Gruff con Gianluca Petrella). Sarà incastonato all’interno di Ravenna Jazz il tradizionale concerto dell’iniziativa didattica Pazzi di Jazz: la produzione corale-orchestrale “Pazzi di Jazz” Young Project (con i baby musicisti delle scuole ravennati in compagnia di Enrico Rava, Mauro Ottolini, Alien Dee e Tommaso Vittorini). Il workshop di “Mister Jazz” sarà quest’anno affidato a Barbara Casini e punterà su due direttrici, intersecandole: il canto e la musica popolare brasiliana(Centro Mousiké, 12 settembre). Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Estate con red carpet I concerti di punta di Ravenna Jazz 2021 si terranno in estate: un ritorno all’originaria collocazione di calendario del festival. Ambizioso nelle dimensioni orchestrali come nei contenuti e nelle modalità multimediali è l’omaggio che l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti dedicherà a Marlene Dietrich (Rocca Brancaleone, 29 luglio). La voce di Silvia Donati e la tromba di Fabrizio Bosso svetteranno sopra l’ampio organico classico-jazzistico di questa produzione originale che riscopre canzoni simbolo delle inquietudini, dei desideri proibiti e anche delle fughe verso lo svago di un’intera epoca, a cavallo tra le due guerre mondiali. La cantante israeliana Noa sarà protagonista della serata del 5 agosto al Parco del Museo Classis Ravenna. Celebre per le suggestioni mediorientali delle sue canzoni, per una visione ecumenica degli stili che permette alla sua musica di travalicare le barriere culturali e religiose, Noa presenterà con la propria band, tra l’altro, il nuovo progetto “Afterallogy”, che si distingue dai precedenti lavori della cantante per il ricorso particolarmente ampio al repertorio jazzistico. La Rocca Brancaleone […]

Festival tra sacro e Sacro Monte (Varese)

1-29 luglio 2021 – dodicesima edizione – Sacro Monte di Varese Tra Sacro e Sacro Monte riporta la cultura al centro dell’estate varesina creando sinergie per un luglio “spettacolare”. La dodicesima edizione del festival di prosa che si svolge sulla cima del Sacro Monte di Varese, patrimonio UNESCO, oltre ai giovedì sera con i grandi artisti della scena della prosa italiana, sarà anche musica, incontri, bambini e arriverà fino in città. Il festival riprende dopo la corale esperienza primaverile dedicata alla lettura dei canti della Divina Commedia in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta: 100 cantori per i 100 canti. “Un’edizione che si presenta, come l’anno scorso, in un momento molto difficile per il Paese e per il mondo della cultura – spiega Andrea Chiodi, direttore artistico -. Ma noi non ci siamo fermati, anzi abbiamo voluto aumentare la proposta, essere una presenza importante per il pensiero culturale della città di Varese”. Per tutto il mese di marzo, infatti, al teatro Santuccio di Varese in molti hanno “prestato la voce” per la registrazione dei canti della Commedia. “Questa dodicesima edizione parte dalla restituzione alla città dell’esperienza di Varese legge Dante nella cornice bellissima dei Giardini Estensi. Questo coro di voci che comprende il mondo delle istituzioni, dello sport, degli artisti e dei cittadini comuni ci accompagnerà per tutto il mese di luglio, il luglio di Tra Sacro e Sacro Monte che quest’anno “va in città”: un vero modo di guardare al futuro culturale del territorio. Ci uniamo così a Karakorum Teatro – Spazio Yak, alla Stagione Musicale Comunale, a Villa Panza di Biumo e a Treccani: diverse visioni e competenze artistiche per un pensiero unico fatto di grandi ospiti e di uno sguardo a quello che accade nel panorama nazionale e internazionale. Solo così si può ripartire davvero”. Tra Sacro e Sacro Monte prosa Per gli attesi giovedì di luglio, saranno cinque gli spettacoli intorno al tema di Dante e della Commedia che chiamano alcune realtà importanti del panorama teatrale italiano sulla Terrazza del Mosè. Quello del 2021 è un progetto colto e insieme popolare, esattamente come lo è la Divina Commedia. Dalla Terrazza del Mosè daranno […]