Mark il Bandito

Lele Roma, un curioso DJ del Rock psichedelico

Lele Roma è un DJ torinese che da circa 35 anni  naviga nel mondo della musica Rock, con particolare attenzione alla musica degli anni ’60, perché, come afferma lui stesso: <Ci innamoriamo tutti della musica del decennio in cui siamo nati.>. Lele ha iniziato a raccogliere dischi rarissimi fin dalla più tenera età, ha fatto girare gli LP in vari club e discoteche della sua città, poi dal 1990 al 2014 ha inondato l’etere torinese dalle emittenti locali, RTP prima e poi radio Flash, raccontando le storie più belle del mondo del Rock ‘n’ Roll. Ha viaggiato da un’epoca all’altra con tematiche che vanno dal Rock psichedelico degli anni ’60 al Beat italiano e inglese, fino ai brani di tendenza degli anni ’80/’90 e 2000, facendo ballare almeno due  generazioni di rockers torinesi. Tra le feste più riuscite, è impossibile non citare la sua presenza, in qualità di presentatore, intervistatore e affabulatore, in diverse edizioni dello Psych Out Festival, evento nato da un’idea di Giampo Coppa nella storica El Paso, più che un centro sociale, una casa occupata di ispirazione anarchica che ad inizio anni ’90 ha catalizzato le notti di chi, in modo imperturbabile, ha continuato a vestirsi con le camicie ed i pantaloni larghi dai colori sgargianti, tipici dei figli dei fiori. Lo Psych Out Festival ha  proseguito poi negli anni successivi in vari altri locali, fino a celebrare la sua chiusura con la trentesima edizione, nel 2019. Lele Roma, ha il merito di aver sempre tenuta accesa la fiaccola della cultura musicale underground e della controcultura, soprattutto negli ambienti alternativi ed operai.  Ultimamente, su Youtube ha inventato un format di storytelling dove propone: “Le pillole di Lele”, alcuni “Flashback Sofà” tematici su psichedelia, Beat italiano, musicarelli, e presentazioni di libri di argomenti sempre legati alla cultura psichedelica. Tony Graffio ha deciso di coinvolgerlo in: “Birra e Rock ‘n’ Roll, spunti per conversazioni evolute da bar e pre-concerto”, la trasmissione che mercoledì 7 aprile 2021 Vi ha raccontato aneddoti e fatti meno noti del mondo del Rock e ci ha aiutato a capire la differenza tra una birra artigianale di qualità e un prodotto […]

Ivano Astesana, mastro birraio fondatore del Birrificio della Granda

Prima di diventare mastro birraio e dar vita ad un’impresa tutta sua, Ivano Astesana è stato consulente informatico e prima ancora biologo. Dopo aver lavorato per sette anni in giro per l’Italia, Ivano ha sentito la necessità di trovare un’occupazione che gli permettesse di riconciliarsi coi ritmi stagionali della terra e di stare più vicino alla sua famiglia d’origine. Ha scelto così di occuparsi dell’azienda agricola del padre, a Lagnasco (CN). A quell’epoca, ha cominciato a produrre birra, un po’ per gioco, un po’ per mettersi alla prova, ma quando ha capito che bastava migliorare la tecnica per poter ottenere qualcosa di valido e concreto, ha deciso che quello sarebbe stato il suo nuovo lavoro. La produzione di birra artigianale per scopi commerciali ha avuto inizio nel 2009; la passione lo ha coinvolto a tal punto che Ivano seguiva personalmente ogni fase della lavorazione: dalla scelta delle materie prime, all’imbottigliamento. Per un certo periodo si è messo perfino a disegnare le etichette delle bottiglie ed ha aperto un piccolo pub dietro casa per cercare di avvicinare il pubblico alle sua bevanda preferita. L’idea del Birrificio della Granda prendeva sempre più forma: i primi incassi sono stati subito reinvestiti per continuare a tener vivo il progetto di Ivano che, comprendendo di non poter fare più tutto da solo, ha incominciato a pensare di coinvolgere dei validi collaboratori che avessero il desiderio di condividere il suo sogno e gli permettessero di far finalmente decollare il Birrificio come una vera attività imprenditoriale. Era l’anno 2012. Nel 2020, Ivano ha rimodernato le linee delle birre con nuove ricette e iniziando a confezionarle in lattina. Per la parte grafica e artistica si è affidato a vari illustratori e street artist e adesso la riconoscibilità del suo marchio è completa. Sono nate così due famiglie di prodotti: The Girls e le Hop for The Geek. The Girls allineano birre di gradazione più leggera molto amate da un pubblico più giovane; mentre le Hop for the Geeks (H4TG) sono una linea più ricercata, dal gusto più raffinato, dedicata ai cultori della birra artigianale e di tutti i suoi stili. Il design di questa seconda linea è affidato per […]