Fotografia

“Il Mondo in Tasca” – Premio Gianluigi Parpani 2021 per carte de visite contemporanea

Le radici del premio e le finalità di cultura fotografica La ‘Carte de Visite’ (CdV) è un genere formale fotografico che ebbe immensa popolarità dalla metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento. Essa contribuì a realizzare pienamente la rivoluzione democratica nella comunicazione sociale che la fotografia aveva reso possibile. Per la prima volta nella storia, la raffigurazione personale fu alla portata di chiunque disponesse di un minimo di risorse. Inizialmente la CdV fu uno strumento di riconoscimento ed autocelebrazione della borghesia in ascesa, ma presto si rivelò una conveniente risorsa culturale per conoscere luoghi ed opere d’arte lontane. La CdV racconta e testimonia un intero periodo storico che va dal Risorgimento alla Prima Guerra Mondiale, documentando costumi, valori ed atteggiamenti. Il suo insostituibile valore come elemento di studio e ricerca storica e sociale, anche grazie all’aspetto di semplice figurina che la caratterizza, ne ha fatto nel tempo oggetto di collezionismo. Moltissimi sono i piccoli ed i grandi collezionisti che hanno raccolto con passione queste minuscole finestre fotografiche aperte nel tempo e nello spazio. Senza il loro contributo la conoscenza storica e sociale della fondamentale epoca che ha segnato l’unificazione nazionale italiana sarebbe lacunosa. Tra i più attivi e competenti collezionisti italiani di CdV si è distinto il lodigiano Gianluigi Parpani, immaturamente scomparso il 24 aprile 2018. Sempre presente in ogni occasione di cultura storica fotografica, attento e disponibile per ogni forma di collaborazione con chi condivideva la sua passione, è diventato per tante persone un amico vero che continua a vivere nella stima e nel ricordo. Il progetto di dedicare a suo nome un premio fotografico è nato spontaneamente come segno di riconoscenza ed affettuosa memoria tra chi ha avuto la fortuna di sentirlo vicino. L’idea di un biglietto da visita fotografico, su supporto fisico permanente, resta ancora oggi rivoluzionaria, nell’attuale epoca di immagini ed informazioni fluide. L’ambizione è quella di riproporne l’attualità nella sua funzione di comunicazione e testimonianza sociale, nel suo ruolo di minuscolo strumento di espressione artistica: tascabile, pratico, economico; concreto e persistente segno di presenza in un’epoca di figure effimere. Tema Interpretazione contemporanea della fotografia in […]

Benedetta Donato sarà prossimamente con noi per parlare di fotografia ed editoria

Come ormai d’abitudine, Vi presentiamo in una breve scheda biografica/professionale uno dei nostri ospiti che interverrà in diretta,  il giorno mercoledì 21 aprile 2021, in una trasmissione radiofonica di Tony Graffio. Formatasi tra Roma e Parigi, Benedetta Donato è curatrice e critica indipendente di fotografia contemporanea. Si occupa di progetti espositivi ed editoriali in ambito di cultura visiva. Collabora con diversi fotografi e realtà, quali: case editrici, fondazioni, musei e gallerie d’arte. Nel 2010 viene inserita all’interno della lista dei Consulenti Esperti dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiC – Ministero della Cultura. Dal 2012 è membro di Progetto Donne e Futuro, per cui rappresenta la sezione Donne e Arte. Per Giart – società di produzione che ha ideato la serie di film Fotografia Italiana, distribuita da Contrasto – ha curato diverse mostre e pubblicazioni editoriali del fotografo Maurizio Galimberti, fra cui: Paesaggio Italia (Marsilio, 2013), Portraits (Silvana Editoriale, 2016), ROMA55 (Silvana Editoriale 2016). Tra le ultime mostre ideate e curate, si ricordano: #18ESPLORAZIONI -Église, centro per la cultura visiva in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. La Rivelazione Umana esposta presso il Photolux Festival 2019, prima retrospettiva dedicata a Romano Cagnoni, fotoreporter italiano di fama internazionale, scomparso nel gennaio 2018. Fra le principali pubblicazioni curate: Shoot4Change, 100” click 4 Change (2011), Francesco Faraci, Malacarne (Crowdbooks 2016), Angelo Ferrillo, 258MINUTES (Crowdbooks 2018), ISP – Italian Street Photography, La Fotografia di Strada in Italia, Volumi I e II (2016, 2017), Giuseppe Mastromatteo Humanscape, (Silvana Editoriale 2018), Nicola Tanzini TokyoTsukiji (Contrasto 2018), Alberto Gandolfo, Quello che resta (Silvana Editoriale 2019), Adriano Nicoletti, Approdo (SP Limited Edition 2020). Per l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani, ha collaborato alla sezione Fotografia Giapponese Contemporanea destinata all’opera “Enciclopedia dell’Arte Contemporanea” in pubblicazione nell’anno 2021. Lettore di portfolio e membro di giuria in manifestazioni di settore nazionali ed internazionali, è contributing editor per la rivista di settore IL FOTOGRAFO (Gruppo Sprea Editori). Presidente di pianoBI. È membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Romano Cagnoni e Direttore del Romano Cagnoni Award (RCA), premio internazionale di fotogiornalismo. Vive e lavora tra Genova e Nizza.

Capolavori della Fotografia Moderna 1900-1940: La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York

Mostra organizzata dal Museum of Modern Art, New York a cura di Sarah Meister, curatrice del Dipartimento di Fotografia, The Museum of Modern Art, New York, Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume, Parigi e Jane Pierce, assistente alla ricerca, Carl Jacobs Foundation, The Museum of Modern Art, New York Coordinamento e sviluppo del progetto al MASI: Francesca Bernasconi e Ludovica Introini 25 aprile – 1 agosto 2021 Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano MASI | LAC masilugano.ch Dal 25 aprile al 1 agosto 2021 il MASI Lugano espone per la prima volta in Europa la collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York. La straordinaria selezione di oltre duecento capolavori della fotografia della prima metà del XX secolo rivela come i fotografi attivi in questo periodo storico, grazie alla loro esuberante creatività e alle radicali sperimentazioni, abbiano superato di volta in volta i limiti delle capacità espressive della fotografia, rendendola il mezzo espressivo più importante nell’ambito delle arti visive della nostra epoca. Le potenzialità creative della fotografia non sono mai state esplorate così intensamente come nella prima metà del XX secolo. Non solo i fotografi, ma anche molti artisti figurativi, sia in Europa sia negli Stati Uniti, hanno sperimentato le possibilità di questo medium di recente invenzione e hanno ideato e sviluppato tecniche e metodi che ancora oggi costituiscono le basi per le più recenti tendenze della fotografia. Ciò non vale solo per l’impiego della fotografia nel giornalismo, in architettura, nella moda e in pubblicità: l’utilizzo di elementi fotografici nelle arti figurative ha conosciuto una straordinaria diffusione proprio in questi decenni. La selezione di oltre duecento fotografie della collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York che il MASI espone per la prima volta in Europa, offre una visione senza uguali di questo sviluppo. Tra il 1977 e il 1997 il collezionista Thomas Walther ha raccolto le migliori stampe d’epoca ancora esistenti dei più importanti esponenti dei movimenti modernisti così come una sorprendente selezione di immagini di professionisti meno conosciuti attivi prima della seconda guerra mondiale, riunendole in una collezione unica al mondo che il […]

Astarita, da 43 anni in periferia

Lo storico negozio di fotografia Astarita si trovava in Piazza Pompeo Castelli, tra il quartiere Villapizzone e la Cagnola, nella periferia Nord di Milano, aveva solo una vetrina; venne aperto e avviato dal Signor Luigi e da sua moglie Albina, i quali iniziarono a commercializzare le pellicole della Kodak fino a riuscire a conquistarsi la fiducia di una clientela affezionata sempre più ampia. Dal 1978, il nome Astarita è garanzia di competenza e cortesia; il negozio che adesso non vende solamente fotografia, ma anche occhiali e tutto quello che riguarda l’ottica (durante il periodo del lockdown molti milanesi hanno riscoperto l’osservazione astronomica) è cresciuto nel corso degli anni con una rete dei contatti sempre più vasta, fino a diventare  uno dei punti di riferimento in città, per gli appassionati del settore che hanno trovato in Astarita qualcosa in più de “il negozio di fiducia sotto casa”. Nel 1967 e nel 1965 nacquero Daniele e Marco Astarita. Una volta cresciuti, i due fratelli sono stati coinvolti anche loro nell’attività  commerciale di quella che è diventata una consolidata realtà di famiglia. Il passaparola della clientela soddisfatta hanno fatto conoscere il loro nome anche nel resto della città, gli Astarita si sono ingranditi, hanno aperto un negozio di ottica anche in zona Isola; uno nella China Town milanese ed un altro in un centro commerciale a Novate Milanese, fino a dedicarsi, negli ultimi anni, anche alla vendita sul web. Daniele, nostro ospite mercoledì 31/3 della seconda parte  di: “Anno 2021: dove va la fotografia?”  segue le vendite per la fotografia nel nuovo negozio a pochi passi da dove è iniziata l’attività dei suoi genitori, mentre  Marco si occupa del reparto Ottica. Tutto va per il meglio, gli spazi sono  aumentati,  i punti vendita si sono moltiplicati ed ecco che il negozio Astarita  in Via Grosseto 1, oggi può vantare ben 9 vetrine. Ma la grandezza del negozio Astarita non è data dagli spazi, quanto dalle persone che lo gestiscono e se parliamo di fotografia, nel quartiere vicino a via Mac Mahon, il nome di Daniele è ormai un punto di riferimento. Super gettonato dai suoi affezionati clienti, Daniele ha un vero e […]

Giancarlo Vaiarelli Platinotipista

Giancarlo Vaiarelli nasce a Roma Ostia nel 1957; da bambino casualmente gli capita di fare la comparsa in un film di Aldo Fabrizi, rimane affascinato da questo mondo che appassiona anche il padre, cineamatore dilettane. Da ragazzo rimane nell’ambiente dei set cinematografici di Cinecittà come fotografo di scena. In seguito, si occupa di reportage, anche se forse potremmo dire che, come molti altri suoi colleghi romani, era considerato un paparazzo, ovvero un fotografo che più che inseguire le notizie concordava con i diretti interessati (attori, dive, soubrettes e vari personaggi dell’ambiente dello spettacolo che decidevano di dare scandalo per farsi pubblicità e attirare su di sé l’attenzione del pubblico) eventi che potevano finire sulle pagine dei giornali locali e talvolta anche su quelli internazionali. A contatto con i fotoreporter stranieri di agenzie prestigiose, come la Associated Press, France Presse e via dicendo, ha la possibilità di valutare la grande qualità di stampa con cui venivano presentati i servizi fotografici dei fotografi più prestigiosi di quegli anni che, ovviamente, lavoravano in bianco e nero per soddisfare le esigenze della stampa tipografica di riviste e quotidiani, ma anche per necessità di ottenere in tempi molto stretti immagini da mostrare ai lettori. La fotografia a colori era ancora piuttosto costosa e poco considerata dal mondo dell’informazione su carta stampata. Anche Giancarlo vuole migliorare la qualità delle sue fotografie e riuscire a riprodurre l’estensione di toni grigi, dei bianchi e la profondità di neri che compaiono sulle stampe meglio riuscite. Non riesce a trovare un maestro in Italia, così decide, su consiglio di un fotoreporter americano, di andare a Londra per farsi assumere in uno dei principali laboratori di sviluppo e stampa della capitale inglese ed è in questo modo che poco alla volta il suo desiderio di diventare stampatore fine art ha il sopravvento sulla possibilità di occuparsi della sola ripresa delle immagini fotografiche. Per diversi anni in camera oscura usa solo la carta baritata in bianco e nero, il colore lo tratta molto poco, non gli è mai interessato. A metà degli anni 1980 si sono avvicina alla platinotipia, una delle prime scoperte della fotografia. […]

Fabio Castelli: come la competenza e la passione per la grafica sono sfociate nell’interesse per la fotografia d’arte

Fabio Castelli, uno dei personaggi più importanti dell’ambiente dell’arte e della fotografia milanese, è l’ideatore e l’organizzatore della MIA Photo Fair, la fiera internazionale della fotografia artistica che ha visto la sua prima edizione nel 2011. Dopo dieci anni ci sono stati molti cambiamenti; per avere qualche notizia in anteprima abbiamo pensato di invitare il dottor Castelli alla nostra seconda puntata di: “Anno 2021, dove va la fotografia?”; un programma in diretta radiofonica dedicato alla fotografia contemporanea, in onda su www.radioatlanta.it il giorno 31 marzo dalle ore 18 alle 19,30. Vi riproponiamo una breve intervista a Fabio Castelli condotta da Tony Graffio nel 2016 Tony Graffio: Dottor Castelli, quando è nata in lei la passione per l’arte? Fabio Castelli: La mia storia di collezionista inizia da molto lontano e con delle evoluzioni molto precise che fanno parte della storia della mia vita. La mia passione per l’arte, in generale, nasce quando io avevo 20 anni ed è stata sempre parallela ad ogni attività in cui io sono stato imprenditore. L’arte per me è stata sempre molto importante e mi ha supportato dandomi l’energia anche per tutte le altre attività lavorative. TG: Di che  cosa si occupava prima di diventare il patron della MIA Photo Fair? Fabio Castelli: Avevo un’attività nel campo della siderurgia speciale e nel campo dell’informatica. Avevo delle aziende e svolgevo un’attività imprenditoriale.  La fiera MIA è nata 5 anni fa, in un momento di crisi in cui, se avessi dovuto scegliere a tavolino, sarebbe stata un’impresa molto improbabile. Penso che tutte le leggi della logica mi avrebbero impedito d’affrontare un’iniziativa così, come quella alla quale poi ho dato vita che poi è andata molto bene. Cosa che capita di solito quando ci si butta di slancio, di cuore con passione, senza pensarci ed alla fine sono andato molto bene. TG: Dott. Castelli, colleziona anche altre forme d’arte, oltre alla fotografia? Fabio Castelli: Sì, il mio interesse per l’arte s’intreccia in diverse collezioni, a vent’anni ho iniziato con l’arte contemporanea d’allora, di artisti giovanissimi che costavano molto poco, poi ho continuato con l’arte contemporanea. TG: Può farmi il nome di qualche […]

Chi è Barbara Silbe, giornalista e curatrice molto attiva nel campo della fotografia

Barbara Silbe è giornalista, curatrice, photo editor e a sua volta fotografa. Co-fondatrice e direttore responsabile della rivista di cultura fotografica EyesOpen! Magazine, scrive di cultura, fotografia, tecnologia e turismo anche per il quotidiano Il Giornale, per il mensile Il Fotografo e per diverse altre testate (Il Domani, Arbiter, Style, Auto Italiana, Espansione, Digitalic…). Collabora con le reti Mediaset, per un approfondimento dedicato alla fotografia che va in onda periodicamente dopo il tg Studio Aperto nella fascia oraria serale. Critica, curatrice e esperta di editing editoriale, Barbara è un punto di riferimento del settore grazie alla sua esperienza, ma anche alla sua capacità di leggere ogni evoluzione della fotografia. Il suo blog Nella splendida cornice è ospitato sulla home page del sito del quotidiano Il Giornale. Insegna, cura mostre ed eventi, ha partecipato a numerose giurie di premi fotografici nazionali e internazionali. Tiene sessioni di letture portfolio e tutoring anche via Skype. Cosa non poco rilevante, è un’ambientalista e una viaggiatrice. Barbara Silbe è stata nostra ospite il 31/3 dalle ore 18 alle 19,30 nella trasmissione: “Anno 2021: dove va la fotografia ?” (seconda parte), qui potete ascoltare la registrazione di quanto trasmesso

Gianmarco Maraviglia, un fotoreporter da approfondimento

Nato a Milano nel 1974, mostra molto presto un vivo interesse per il fotogiornalismo Diplomato in fotografia, presso l’Istituto Europeo di Design (IED), approfondendo gli aspetti imprenditoriali, alla ricerca di giovani e nuovi talenti. Lavora principalmente su progetti a lungo termine ed è affascinato da temi multiculturali e questioni sociali. Negli ultimi anni sta seguendo una personale ricerca su religione, riti, cerimonie in giro per il mondo, utilizzando l’aspetto spirituale come pretesto per raccontare storie di persone o popolazioni. I suoi lavori sono stati pubblicati su Die Zeit, Washington Post, D La Repubblica, Sette Corriere della Sera, Panorama, Io Donna, Aftenposten, Vanity Fair, Gioia, Svenska Dagbladet, Brigitte, Marie Claire, Woz, Emaho. È anche membro fondatore e direttore di Echo Photojournalism. Ecco chi è il fotogiornalista Gianmarco Maravaglia prossimo ospite della seconda puntata di “Anno 2021: dove va la fotografia?” rientrato ieri a Milano da un viaggio di lavoro in Iraq. Tony Graffio ha intervistato Gianmarco Maraviglia per farlo conoscere agli ascoltatori di Radio Atlanta Milano prima della trasmissione in cui sarà ospite della nostra emittente il prossimo mercoledì 31 marzo 2021 TG- Gianmarco, come sei arrivato alla fotografia di reportage? GM- Ci sono arrivato attraverso un percorso abbastanza elaborato e discontinuo; dopo aver frequentato l’università, mi sono iscritto ad un corso dello IED, da lì ho iniziato a lavorare in campo fotografico facendo lavori diversi: all’inizio come “paparazzo”, poi occupandomi di fotografare le macchine. Sono passato anche attraverso la fotografia di moda e di food, per un breve periodo, mi sono dedicato ad esperienze di vario tipo, fino a quando sono stato chiamato a dirigere un’agenzia fotogiornalistica. Per qualche anno, ho ricoperto questo importante ruolo all’interno di una società italiana, ma non facevo parte del gruppo dei fotografi di quell’agenzia di stampa. Questa esperienza mi ha fatto capire che io stesso volevo lavorare in un’agenzia con delle caratteristiche ben precise che fossero congegnate al mio modo d’essere e che mi permettessero di effettuare un approfondimento giornalistico dei fatti trattati. Nel 2013, ho fondato Echo Photojournalism ed ho chiamato a collaborare con me degli amici e dei colleghi internazionali con cui avevo già avuto modo […]

La decima edizione della MIA Photo Fair si svolgerà in presenza dal 7 al 10 ottobre al Superstudio Maxi, a Milano

Prosegue il percorso di avvicinamento alla decima edizione di MIA Milan Image Art Fair, in programma a Milano, nella nuova sede di SUPERSTUDIO MAXI (via Moncucco 35), dal 7 al 10 ottobre 2021. Ad oggi sono 79 le gallerie che hanno confermato la loro presenza, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da paesi europei – Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Russia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria – e dagli Stati Uniti, mentre, per il settore editoria, al momento, sono iscritti 18 espositori. Un ampio numero di iscrizioni è incoraggiato dal successo della campagna di vaccinazione globale e dalla crescente fiducia nelle nuove difese contro la diffusione della pandemia. La deadline per partecipare alla Main Section di MIA Fair, alla nuova Sezione MIA&D – Fotografia & Design e alla Sezione Editoria è il 15 maggio 2021. Per il suo decimo anno di attività MIA Fair ha scelto la nuova location di SUPERSTUDIO MAXI, con uno spazio espositivo di 7.400 m², che offrirà l’opportunità di ampliare ulteriormente i campi disciplinari di MIA Fair. A seguito dell’esperienza di MIA&D Singapore, tenuta nel 2014 a Marina Bay Sands a Singapore, quest’anno MIA Fair presenterà per la prima volta a Milano una sezione dedicata all’art design, al modernariato d’autore e agli oggetti d’arte in dialogo con la fotografia,  mettendo in evidenza la sintonia tra questi linguaggi e la trasversalità della fotografia che permette di esplorare nuovi confini nel settore dell’arte contemporanea. Tra le altre novità della nuova edizione della MIA Fair, un tour tra gli stand che espongono stampe vintage e rare, per rispondere alle richieste dei collezionisti, la cui passione per le opere storiche, per le stampe vintage e rare è diventata sempre più importante. Ecco la lista degli espositori iscritti fino ad oggi: Gallerie: 29 Arts in Progress, Milano, Italia 5 Continents, Milano, Italia A.MORE, Milano, Italia AD Gallery, Firenze, Italia ADM Photo & ALPA of Switzerland, Zurigo, Svizzera Admira, Milano, Italia alberto damian | a gallery without walls, Treviso, Italia Alessia Paladini Gallery, Milano, Italia Art Studio Pedrazzini, Milano, Italia Artender Studio Scarpati, Alassio, Italia Barry Friedman Ltd, New York, USA bArt, Roma, Italia Bel-Air Fine Art, Venezia, Italia Settimio Benedusi, Milano, Italia Mostra Primitive Elements / […]