NOTTE HORROR – CHRISTMAS DREAMS

NOTTE HORROR – CHRISTMAS DREAMS

Siamo entrati nel periodo che precede le festività natalizie e anche noi che siamo tanto CATTIVI vogliamo farvi un regalo, anzi tanti regali alla maniera di NOTTE HORROR: il Natale infatti amplifica e rende veramente grande L’orrore, porta in superficie tutte quelle piccole paure insidiose che SONO SEPPELLITE nel profondo di noi. Che è esattamente dove vive l’horror.
Tanto per cominciare la paura del buio, infatti questo è il periodo più oscuro dell’anno, del gelo e del freddo e delle cose morte, quando anche la natura si spegne. Sin dall’inizio della civiltà occidentale, molti sono gli elementi che sono stati celebrati per esorcizzare queste paure, e rimangono con noi come tradizioni in un gran mischione (lo chiamiamo sincretismo religioso)

L’albero di Natale, di origine celtica, non solo celebra l’unione cielo e terra ma era anche un simbolo a cui fare sacrifici (i regali) , il vischio, l’agrifoglio piante sempreverdi che ancora adesso usiamo per le decorazioni.

Dalla nordica festività di Yule che considerava il Solstizio d’Inverno il periodo “più magico” dell’anno, un po’ come oggi consideriamo quello del Natale, fatto di notti fra le più lunghe e le più fredde, era considerato quello in cui l’attività soprannaturale toccava il suo apice.

Sopravvive anche l’usanza di accendere un bel fuoco nel caminetto e lasciarlo bruciare lentamente per 12 giorni, IL CEPPO DI NATALE rendendo l’ambiente più caldo e soprattutto scacciando i demoni dl buio con il suo fuoco …sul fatto che ci sia qualcosa di antico il vostro intuito ci ha azzeccato, ma forse non avete idea di quanto sia antico.

E tutto questo per esorcizzare o placare le influenze di esseri maligni soprannaturali, nella loro rappresentazione più selvaggia e crudele, non edulcorati nelle rappresentazioni che sia JACK FROST (Curse of Jack Frost), il Signore dell’Inverno, il nordico Jokul Frosti o il GRINCH (The Mean One), demone tutto verde e peloso che non solo porta scompiglio perché odia il Natale, ma si dedica proprio a delitti e distruzioni.

Cosi come BABBO NATALE, della cui origine abbiamo già raccontato , nel 2022 viene declinata la sua versione di feroce ROBOT ASSASSINO (Misteltoe Massacre) o di combattente violento che non si ferma davanti a niente quando viene disturbato sul lavoro. (Violent Night)

Anche la filastrocca che anticipa le feste e che descrive i doni che consegnati dal “vero” amore nei dodici giorni di Natale diventa The Twelve Slays of Christmas (uccisioni di Natale)

Da notare che nel film sono presenti diversi, iconici, personaggi Full Moon Features (fra cui quelli del franchise Puppet Master) che fanno parte della nuova linea di giocattoli della nota società statunitense in arrivo nel 2023.

Ma il più agghiacciante di tutti è SILENT NIGHT, si apre come una normale commedia natalizia: un gruppo di amici si prepare a festeggiare in una bellissima villa nelle campagne inglesi. Vediamo la mamma Nell (Keira Knightley) che si affretta nei preparativi prima dell’arrivo dei suoi invitati. La aiuta il figlio grande Art (Roman Griffin Davis, vero figlio della regista) affetta le carote, mentre fuori, il marito Simon (Matthew Goode) insegue le galline nel cortile e i gemelli Thomas (Gilby Griffin Davis) e Hardy (Hardy Griffin Davis) giocano nel bosco dietro casa, sfuggendo il più possibile al bagno e ai preparativi.

Sono un gruppo di amici che si conoscono dai tempi delle superiori e, con rispettivi compagni e prole al seguito, si riuniscono per passare insieme la notte della vigilia. Sono tutti benestanti e privilegiati, ci aspetteremmo le solite dinamiche da commedia rosa, sentimentale e invece…Silent Night prende i toni del nero, è un eco-horrorc’è un evento apocalittico che sta per compiersi, è irreversibile e non si può fare nulla per evitarlo. In questo caso si tratta di un veleno trasportato dall’aria che causa la morte di qualunque essere vivente tra atroci sofferenze: nella splendida villa in mezzo alla campagna inglese non si celebra un Natale a caso, si celebra l’ultimo Natale dell’umanità.
E sì, la colpa è nostra.


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2 JACK FROST
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