Blah Blah Blah Ondarock On Air

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Mainstream rock: c’è vita oltre la trap

Ci fu un’epoca, tanti anni fa, in cui si cominciò ad annunciare la morte del cosiddetto rock, inteso come musica rivoluzionaria, sovversiva, irriverente, sempre pronta a fare un passo in avanti. Una sentenza che si sarebbe rinnovata costantemente negli anni, tra sbuffi, parolacce e alzate di spalle snobistiche degne dei due vecchietti del Muppet Show. Ma poi venne il giorno in cui le classifiche cominciarono a non premiare la formula della cosiddetta canzone rock, sostituita da scioglilingua arrembanti e più passo con i tempi. Ma… sarà vero? Matteo e Davide, sempre sospettosi di fronte a tesi generaliste e massimaliste, rispondono, con il sostegno del professor Marco Sgrignoli, mettendo in parata una serie di personaggi che si rifanno al cosiddetto rock, attualizzandone perlomeno il bacino di utenza che, sorpresa, esiste e prolifera. Rock’n’Roll never die (?)

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Vaporwave e dintorni: gli scenari nostalgici nell’era post-internet

A tre lustri dalla sua nascita, la Vaporwave, come una sorta di Blob mutaforme, ha masticato, ingoiato e poi riciclato un numero indefinito di estetiche e generi musicali e si è rivelata come una delle forme artistiche più totalizzanti della nostra epoca. Matteo e Davide, investigatori delle alchimie, nonché chiacchieroni ambiziosi, ri-pensano alle ambiguità dei precursori e dei discepoli e provano a ricostruire una trama plausibile all’interno di un sottobosco tanto fertile quanto angusto.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Tradizioni e innovazioni: il folk rock delle isole britanniche

I vecchi detti di una volta, le storie tramandate che si ammantano di leggenda, che superano la prova del tempo, tra cantori della porta accanto, furbi libertini, furfanti dall’animo gentile che si muovono furtivi nella foresta, pagine ingiallite che riaffiorano a sorpresa e si rinnovano. Come accadde nelle isole britanniche nella seconda metà degli anni 60, il folk revival, i riflettori della nuova musica, di Woodstock, della pace e dell’amore… Matteo e Davide riaprono la mappa del tempo, nascosta sotto un albero (ma forse era un pub) e scoprono che Federico in realtà è Robin Hood: accendono un fuoco e riaccendono la memoria…

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Dietro lo specchio: da Roger Waters alle mille e una cover

Quel cattivone di Roger non ne vuole sapere di ammainare la personale bandiera che a tutti o quasi sembra colorata di oltranzismo. Rileggere capolavori, si può? Sì, no o a che pro? Matteo e Davide, seppur discordi, lo seguono, ammirati, scoraggiati, schifati e forse spaventati. Nel contempo, erigono intorno un muro, fatto di suoni, parole, opere e, per forza di cose, omissioni provenienti da altri mondi paralleli.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Old but gold: 40 anni di Sophisti Pop

Come una provocazione, ma dai caratteri discreti, in opposizione a urla, frenesia e meccanicità industriale. Una scommessa (anche): unire mondi apparentemente lontani, creare un ponte tra classico e nuovo, tra cantautorato e pulsazione ritmica, tra elettronica e acustica, tra forma canzone e atmosfere ambient. Essere sofisticati ed essere scambiati per altezzosi, inventare un sottogenere che però gode di rispetto. Dicotomie che grandinano, i misteri dell’industria e quelli del cuore. Matteo e Davide si lanciano ancora una volta in mare aperto alla ricerca di specie nascoste e significati reconditi. Non serve che portiate i salvagenti, sono in dotazione gratuita. Pinne, boccaglio e sophisti pop.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – The blues remains the same(?): da Muddy al rock

La musica dei poveri, della tradizione popolare, delle rivendicazioni sussurrate, che si trasforma in altro, che si abbevera alla fonte del rumore, che alza la voce, che da nera diventa bianca, che si mescola, che un giorno partorirà ulteriori evoluzioni che… Matteo e Davide, con l’appoggio sapiente di Federico, inaugurano la nuova stagione di chiacchiere al vento con una personale fotografia di blues che si fa rock, di rock che si colora di blues. Accendete le valvole.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Il prog anti-sistema. Radici occulte del rock alternativo

Dove osano volare quei due impavidi di Matteo e Davide, fieramente seguiti dall’illustre reporter di Ondarock noché professore Marco Sgrignoli? L’obiettivo della puntata sarà scavare nel terreno del progressive rock più occulto per riscoprire i semi di una lunga stagione di rock alternativo. E fra distorsioni di ogni sorta, magari riscoprire se stessi… sotto mentite spoglie!

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Il pop non mi basta più: teorie e tecniche di fusion di massa

Dannata ambizione, che porta a divagare, arricchire, complicare spartiti giudicati un po’ troppo semplici e, magari, a funestare le giornate dei promotori dell’immediatezza, che fa rima con purezza, i quali non ci stanno e rivendicano il format pop classico, quello di una volta. Matteo e Davide si lasciano convincere ancora una volta dal professor Marco Sgrignoli e, tra esempi epocali e inedite release, aggiornano le coordinate della canzone che si rifà anche a schemi fusion. Canzoni sì, ma differenti. (non) sarà un’avventura…

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Jannacci & Vecchioni: una Milano per due

Una Milano per due giganti. Matteo e Davide, uomini di mondo e, soprattutto, uomini di Milano, si gettano a capofitto tra i meandri, i vicoli e gli asfalti della famigerata “capitale del nord, per carpire i segreti e i lasciti di due giganti del cantautorato meneghino. Sulla scorta delle recenti pietre miliari redatte dal Trapasso, scopriremo come i nostri due fossero più vicini di quanto si possa pensare (e non soltanto per mere vicinanze geografiche).

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Les Paul, l’invenzione, il suono, i discepoli

La vita è una questione di paradossi, come quella volta in cui un chitarrista jazz americano, pesantemente influenzato da Django, diede il nome (e contribuì alla sua progettazione) a una delle due chitarre più famose del rock: (Gibson) Les Paul. Oggi Lester Williams Polfuss avrebbe festeggiato i 108 anni, la “sua” chitarra invece romba e canta da sette decenni. Matteo e Davide, preparano le candeline (tante, ci vuole un pomeriggio intero) e scelgono la colonna sonora, evocativa e dura allo stesso tempo, come un suono che si è evoluto, mantenendo un tono grosso, scuro eppure delicato, quasi paradossale.