L’intransigenza di un’epoca sonora dalle mille facce, che si trasforma in epopea grazie alla firma nascosta eppure plateale di un paio di occhiali che contornano una smorfia di sornione disgusto. Steve Albini, o della passione infinita verso un rock abrasivo da cui è bandita ogni forma di magniloquenza e di artificio, se ne va e lascia ai posteri la definitiva filosofia dell’hardcore punk.
Matteo e Davide, colti di sorpresa, provano a tradurre alcune pagine strappate da quello che in molti considerano alla stregua di un libro sacro come pure di un manuale di sopravvivenza. C’era una volta un (non) produttore-musicista-polemista che voleva catturare il suono primitivo della vita…